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al testo di Giorgio Mancinelli
interferenze
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‘interferenze’ non qui né altrove né il tempo né la bellezza dei nostri giorni a venire saranno assenti dalla nostra storia utopia e grandezza disumanità e bassezza evocano un duplice orizzonte che hanno marcato le nostre impronte soglie di un passato glorioso presente nell’addivenire quale vizio di forma di un possibile futuro già iniziato scarto e incertezza di un improvviso balzo in avanti nel verosimile di ieri normalizzazione dello straordinario ch’è in noi
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Rosetta Sacchi
- 30/09/2023 17:40:00
[ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]
Il primo verso, “non qui né altrove” l’avevo letto, se ben ricordo, in un’altra tua poesia, nella sua prima stesura però. Non di facile lettura questo tuo testo poetico. La mia personale interpretazione è questa, forse errata, ma è quello che mi suggerisce la lettura della tua poesia: in nessun luogo o spazio, in nessun tempo la nostra vita è priva di interferenze. Memoria del vissuto e immaginazione del futuro, allo stesso modo, interferiscono nella nostra storia, talvolta si intrecciano e si confondono tra un passato che reca il disegno, forse approssimativo, forse utopico di un avvenire incerto e misterioso ed il futuro depurato di quegli scarti, presenti nel passato, in quanto alora pensati possibili. Il futuro normalizza quel che in noi c’è di straordinario (il nostro passato glorioso). Un caro saluto.
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